Collasso by Jared Diamond

Collasso by Jared Diamond

autore:Jared Diamond [Diamon, Jared]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788806186425
editore: Einaudi
pubblicato: 2007-01-01T05:00:00+00:00


La fine della colonia norvegese della Groenlandia è considerata in genere un mistero storico insoluto. Ciò è vero solo in parte: se le cause prossime, gli eventi scatenanti, rimangono da chiarire, sulle cause remote ci sono ben pochi dubbi. Sono i cinque fattori che abbiamo già incontrato più volte: l’impatto umano sull’ambiente, il cambiamento climatico, il venir meno dei contatti con la madrepatria, l’ostilità degli inuit e l’atteggiamento conservatore della società.

In breve, i norvegesi esaurirono, senza volerlo, le risorse ambientali da cui dipendevano, tagliando gli alberi, asportando le zolle di torba, lasciando pascolare gli animali più di quanto il territorio potesse sopportare e provocando l’erosione del suolo. Le risorse naturali della Groenlandia di per sé, combinate con la variabilità del clima, erano appena sufficienti a sostenere una società europea che vivesse di pastorizia. Dunque la fragilità dell’ambiente rese difficile la sopravvivenza della società norvegese. In secondo luogo, gli studi effettuati attraverso le carote di ghiaccio mostrano che il clima della Groenlandia era relativamente temperato (simile a quello odierno) quando arrivarono i norvegesi, ma che si raffreddò progressivamente a partire dal secolo successivo, fino all’arrivo, nel quindicesimo secolo, della Piccola glaciazione. Questo fece diminuire la produzione di fieno e bloccò i collegamenti con la Norvegia, diventati impossibili per colpa del ghiaccio. Il terzo evento, l’interruzione dei rapporti con la madrepatria, da cui i groenlandesi dipendevano per vari motivi, non fu dovuto solo ai mutamenti climatici. Nel 1349, una spaventosa epidemia di peste uccise circa metà della popolazione della Norvegia. Poco dopo, la Scandinavia fu unita sotto il trono di Svezia e la Norvegia si trovò a essere la provincia più povera e trascurata del regno. La domanda di zanne di tricheco, la principale esportazione groenlandese, diminuì quando, grazie alle Crociate, si riaprirono le rotte dell’avorio dall’Asia e dall’Africa orientale, chiuse dal tempo della conquista araba. Come se non bastasse, nel quindicesimo secolo l’avorio era ormai fuori moda in Europa. Tutti questi cambiamenti fecero si che nessuna nave partisse più dalla Norvegia alla volta della Groenlandia. Nel corso della storia, altri popoli sono stati messi di fronte al fatto che la loro prosperità (se non, addirittura, la loro sopravvivenza) dipendeva dai commerci con l’esterno. Tra questi ci siamo noi statunitensi, importatori di petrolio, al tempo dell’embargo del 1973; ci sono gli abitanti di Pitcairn e Henderson al tempo della deforestazione di Mangareva (capitolo in); e molti altri: la moderna globalizzazione farà certamente moltiplicare questi casi. Infine, l’arrivo degli inuit e l’incapacità o la mancanza di volontà da parte dei norvegesi di apportare dei cambiamenti radicali al loro stile di vita completano il quintetto delle cause prime che hanno determinato la fine della colonia groenlandese.

Questi cinque processi si sono evoluti in modo graduale e hanno operato nel corso di periodi molto lunghi. Perciò non dovremmo stupirci nello scoprire che le diverse fattorie norvegesi furono abbandonate in tempi diversi prima della catastrofe finale. Sul pavimento di una grande abitazione, facente parte della fattoria principale del distretto di Vatnahverfi nell’insediamento orientale, è stato trovato il teschio di un uomo di 25 anni, che la datazione al radiocarbonio fa risalire al 1275 circa.



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